Ogni essere umano affronta quotidianamente situazioni complesse e difficoltà nel lavoro,
nelle relazioni con gli altri o nel rapporto con se stessi.
In certe circostanze, i problemi nascono proprio perché si è tentato nel modo sbagliato di risolvere una difficoltà che si sta vivendo e da cui non si riesce ad uscire nonostante lo sforzo personale, la buona volontà e l’incoraggiamento delle persone vicine.
Per esempio: si agisce quando non si dovrebbe (si tenta di cambiare una situazione immutabile o una situazione inesistente); oppure si è consapevoli che bisognerebbe agire ma non lo si fa (si nega a se stessi o agli altri che il problema è un problema); o ancora si agisce ad un livello logico sbagliato (per esempio, mentre si sta dormendo e si sta facendo un brutto sogno, si scappa e si lotta per salvarsi, ma per porre fine all’incubo bisognerebbe svegliarsi!).
Un comportamento disfunzionale o psicopatologico spesso è la reazione migliore che una persona crede di poter esercitare su una determinata situazione, ma proprio questo suo tentativo di risolvere il problema mantiene e aggrava il problema stesso.
Ci si può rivolgere ad uno specialista non soltanto in caso di sofferenza acuta e disturbi psicologici, ma anche quando si sente il desiderio di migliorare, di sbloccare le proprie potenzialità per avere più autostima, successo nel lavoro e nelle relazioni con gli altri.
Essere responsabili e artefici del proprio cambiamento significa avere nelle proprie mani il potere della propria vita.
Quando si tratta di questioni pressanti, occorrono soluzioni immediate che non consentono analisi complesse; le analisi complesse sono solo un pretesto per non far nulla.
Lo psicologo è laureato in Psicologia e offre consulenza, sostegno e supporto quando la semplice volontà di cambiare e l’incoraggiamento degli altri non bastano più.
Lo psicoterapeuta può essere laureato in Psicologia o in Medicina, ha perfezionato gli studi con una specializzazione post-lauream di altri 4 anni per apprendere gli strumenti più idonei ad operare un cambiamento profondo nella persona.
Esistono differenti approcci alla Psicologia e differenti metodologie di intervento nel trattamento dei disturbi psicologici; è facoltà del paziente scegliere il tipo di professionista a cui si vuole rivolgere e suo diritto ottenere informazioni riguardo la sua formazione.
Ci si può rivolgere a questi professionisti non soltanto in caso di sofferenza acuta e disturbi psicologici, ma anche quando si sente il desiderio di migliorare, di sbloccare le proprie potenzialità per avere più autostima, successo nel lavoro e nelle relazioni con gli altri.
" SE IO VOGLIO CAMBIARE IL MONDO INTORNO A ME, DEVO COMINCIARE A CAMBIARE ME STESSO ”
M.K. Gandhi
Lo scopo di una psicoterapia è quello di condurre la persona a cambiare il modo di percepire, elaborare, interpretare e comunicare la sua realtà nel modo più funzionale possibile. Attraverso esperienze concrete di cambiamento, la persona inizia a vedere le cose in modo diverso e raggiunge una nuova consapevolezza.
Il terapeuta può essere un faro che guida il naufrago nel buio della notte, ma spetta solo a questi navigare fino al porto.
Iniziare una psicoterapia è una decisione coraggiosa che richiede impegno e volontà di cambiare. Ma sconfiggere le proprie paure, affrontare i propri demoni e raggiungere la serenità, è un viaggio che merita di essere intrapreso.
Si dice che l’unica costante della vita sia il cambiamento, che lo si voglia o meno, quindi essere responsabili e artefici del proprio cambiamento significa avere nelle proprie mani il potere della propria vita.
“È semplice rendere le cose complicate, ma è difficile renderle semplici”
F. Nietzsche
L'approccio strategico rappresenta sia la tradizione che l'evoluzione della Scuola di Palo Alto (Bateson, Jackson, Watzlawick, Weakland) messa a punto da Paul Watzlawick e Giorgio Nardone, presso il Centro di Terapia Breve Strategica di Arezzo.
La Terapia Breve Strategica affronta specifici problemi psicologici e relazionali attraverso la progettazione e la messa in atto di strategie studiate per ogni singolo paziente capaci di produrre cambiamenti rapidi non solo nella scomparsa dei sintomi invalidanti, ma anche nella percezione che la persona ha di sé e della realtà che la circonda.
Questo tipo di terapia si definisce breve poiché nella maggioranza dei casi non si va oltre le 10 sedute per sbloccare il problema e notare i primi cambiamenti.
“Se vuoi vedere, impara ad agire”
H. von Foerster
“È semplice rendere le cose complicate, ma è difficile renderle semplici”
F. Nietzsche
Il terapeuta strategico si focalizza su come funziona il problema piuttosto che sulla ricerca delle sue cause nel passato o sull’analisi del perché le persone sono quello che sono; infatti la conoscenza dell’origine e dell’evoluzione di un problema nel passato non è una pre-condizione necessaria per la sua soluzione nel presente. Essere consapevoli del “perché” si ha un dato problema non equivale a sapere come risolverlo, mentre analizzarlo da un punto di vista operativo permette di trovare il modo per cambiarlo e stare subito meglio, proprio come trovare la chiave giusta permette di aprire la serratura corrispondente.
Svelando la struttura del problema, si mettono a punto strategie alternative che interrompono il circolo vizioso fra soluzioni inefficaci (che sono state tentate dal paziente e dal sistema sociale che lo circonda) e il sintomo stesso.
La convinzione di base è che gran parte dei disturbi psichici e comportamentali siano determinati dalla percezione della realtà da parte del soggetto (dal suo personale punto di osservazione) che fa si che egli reagisca con un comportamento disfunzionale o psicopatologico. Il comportamento disfunzionale spesso è la reazione migliore che il soggetto crede di poter esercitare su una determinata situazione, ma proprio questo suo tentativo di risolvere il problema mantiene e aggrava il problema stesso.
In Terapia Breve Strategica, se una strategia funziona, certi indicatori di cambiamento devono apparire rapidamente, altrimenti si cambia strada. Si studiano strategie ad hoc per ogni singolo caso e in ogni momento si è in grado di cambiare rotta, evitando di adottare una teoria o una processualità a priori, ma si adatta la cura al paziente e non viceversa, in quanto “la cura della malattia può essere un fatto del tutto impersonale; la cura del paziente deve essere un fatto del tutto personale”
(F.W. Peabody).
La prova più forte contro una teoria è la sua applicazione” G. Lichtenberg
Per validare e verificare un modello terapeutico è importante considerare la sua capacità di intervento misurata in termini di efficacia (se raggiunge l’obiettivo prefissato) ed efficienza (il rapporto costi/benefici) nella risoluzione dei problemi a cui si applica.
Il rapporto costi/benefici ricopre un ruolo sia teorico che sociale molto importante, infatti c’è una bella differenza tra il risolvere determinati problemi in tre mesi o in tre anni. Quanto prima una persona risolve i problemi che l’hanno condotta in terapia, tanto prima vive meglio, migliorando la qualità della sua esistenza e divenendo certamente più felice.
Per molti decenni il pensiero psicoterapeutico è stato dominato dall’idea che, per essere efficace, la terapia deve essere lunga, profonda e faticosa. Ma questa concezione tipica delle tradizionali teorie psicoterapeutiche è stata solennemente smentita dalla ricerca sull’efficacia comparata alla psicoterapia. Infatti, i dati dimostrano con chiarezza che non sussistono significative differenze tra i risultati ottenuti con terapie a lungo termine e quelli ottenuti con terapie a breve termine. Addirittura, in alcune delle ricerche eseguite, risulta maggiore l’efficacia dimostrata dalle terapie a breve termine rispetto a quella dimostrata dalle terapie a lungo termine (Fonte: “L’arte del cambiamento” di G. Nardone, P. Watzlawick, Ponte Alle Grazie).
I risultati ottenuti con interventi strategici applicati a migliaia di casi nell'arco di 20 anni presso il CTS di Arezzo (87% dei casi risolti; durata media del trattamento: 7 sedute) dimostrano che è possibile risolvere velocemente ed efficacemente la maggior parte delle patologie psicologiche.
(Fonte: www.terapiabrevestrategica.it)
Attacchi di panico
Ipocondria
Disturbo ossessivo-compulsivo
Fobie specifiche
Fobia sociale
Anoressia
Bulimia
Vomiting
Binge Eating
Difficoltà di erezione
Eiaculazione precoce
Vaginismo e dispaurenia
Disturbi del desiderio
Varie forme di
depressione
Coppia
Famiglia
Lavoro
Sociale
Shopping compulsivo in rete
Gioco d'azzardo
Dipendenza da chat
Comportamento
oppositivo o
provocatorio
Fobia scolare
Isolamento
Violenza
Condotte devianti
Solitudine
Demenze e altre malattie
degenerative
La Dott.ssa Anna Simionato ha conseguito la specializzazione in psicoterapia presso il Centro di Terapia Breve Strategica di Arezzo, sotto la diretta supervisione del prof. Giorgio Nardone.
E' iscritta all'Ordine Nazionale degli Psicologi del Veneto al n° 6448 ed è abilitata all’esercizio della psicoterapia.
Nel 2010 un periodo di training intensivo all'estero presso il Family Therapy Institute di San Diego (California) le ha permesso di apprendere le più evolute tecniche di terapia applicate a individui, coppie e famiglie.
Si è laureata in Psicologia Clinica all'Università degli Studi di Padova partecipando ad un progetto sperimentale sulla depressione postnatale, in collaborazione con il prof. Paolo Michielin (ULSS n°9 di Treviso), conducendo una valutazione della condizione psicologica durante la gravidanza e nel periodo del puerperio delle donne afferenti ai corsi pre e post parto presso il Consultorio Familiare di Castelfranco Veneto.
Durante gli studi universitari ha svolto attività di ricerca nell’ambito dell’antropologia e dell’etologia, concentrandosi su studi riguardo all’identità di genere e alla selezione sessuale sotto la supervisione del prof. Camperio Ciani tanto da essere coinvolta in un servizio televisivo per la trasmissione Superquark, condotta da Piero Angela.
Nel corso degli anni, la dott.ssa Simionato ha maturato una considerevole esperienza clinica in Neuropsichiatria Infantile, Consultorio Familiare, Psichiatria, Ambulatorio Adolescenti e Giovani Adulti, grazie alla collaborazione con stimati professionisti fra cui il dott. Mauro Polacco ed il dott. Pasquale Borsellino.
Nel 2014 e 2015 la dott.ssa Simionato si è interessata alla psicotraumatologia completando la formazione in EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) tenuta dalla presidente dell’Associazione per la EMDR in Italia, Isabel Fernandez.
Nel 2017 si è dedicata al lavoro con le coppie e le relazioni, perfezionando le tecniche con una formazione in Schema Therapy Interpersonale tenuta da Eckhard Roediger presso la Scuola di Psicoterapia Cognitiva di Verona.
Il 2018 vedrà la dottoressa impegnata nella frequenza ad un workshop intensivo sulla Schema Therapy questa volta a livello individuale, ovvero uno sviluppo innovativo della psicoterapia cognitivo comportamentale applicato ai disturbi di personalità.
GUIDA SEMISERIA DI SOPRAVVIVENZA PSICOLOGICA
Un blog sulla vita scritto in chiave ironica e leggera, perchè parlando di psicologia, che è un tema serissimo, non si può proprio prendersi sul serio.
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